Una poesia inedita

Il primo giorno dopo l’abbandono
un silenzio plausibile mi guarda
dai vetri chiusi e mi immagino cerchi
spegnersi nelle stanze vuote dove
ancora niente dice che nessuno
abiterà più qui. Vorrei capire
il punto esatto dove nasce il cambio
di stato, dove il passato si inaugura
per sedimenti, strato dopo strato,
fino alla formazione di una terra
dura da rimanerci in piedi sempre.